Caf e Inas illustrano le novità della Legge di Bilancio 2025

Previdenza e fisco | Servizi TV

07/02/2025



Ospiti a Parliamo di… Riccardo De Stefani, Caf Cisl Padova-Rovigo e Monica Bombieri, Inas Cisl Verona, con Francesco Bisognano del dipartimento Previdenza del sindacato

È diventato ormai un appuntamento fisso dedicare la prima puntata dell’anno di Parliamo di… su TV7 (can. 19) ad analizzare, con la collaborazione del Caf Cisl e del patronato Inas Cisl, le effettive novità date dalla Legge di Bilancio. Una puntata di servizio, per dare al nostro pubblico qualche strumento utile per capire di quali benefici può godere, e per pianificare le spese importanti. Il 29 gennaio sono stati quindi, in studio Riccardo De Stefani, responsabile fiscale del Caf Cisl Padova Rovigo, e Monica Bombieri, responsabile del patronato Inas Cisl di Verona, insieme a Francesco Bisognano, coordinatore del Dipartimento Previdenza della Fnp Veneto per rispondere a queste domande: come impatta la legge di bilancio 2025 sulle tasche dei pensionati e delle famiglie? Quali sono le forme di pensione anticipata previste quest’anno? Come cambiano i provvedimenti di sostegno al reddito? Quali sono le opportunità di risparmio legate alle agevolazioni fiscali? E quali valutazioni possiamo dare come sindacato?

LE INDICAZIONI DEL CAF CISL 

Conferma dei tre scaglioni Irpef 

Quella del 2025 è una Manovra da 30 miliardi, l’ennesima con poche risorse. Ma oltre la metà (17,5 miliardi) è destinata direttamente a lavoratori e pensionati. E una fetta serve a mantenere i tre scaglioni Irpef introdotti lo scorso anno. Quindi: 

- no tax area: redditi fino 8.500 euro 

- aliquota 23%: redditi fino 28.000 euro 

- aliquota 35%: redditi 28-50.000 euro 

- aliquota 43%: redditi oltre 50.000 euro

La novità di quest’anno è l’aumento della detrazione massima per i redditi fino a 15.000 euro: da 1.880 a 1.955 euro. Il 58% dei pensionati in Veneto ha un reddito tra 8.500 e 28.000 euro: per la Fnp la conferma dei tre scaglioni è un bene (ha già prodotto una riduzione delle tasse fino a un massimo di 250 euro), anche per gli effetti a cascata sugli scaglioni seguenti. Tuttavia ancora una volta sottolineiamo questa criticità: oltre 190mila sono nella no tax area. Per loro significa non poter portare in detrazione le spese sanitarie che, in vecchiaia, sono molto pesanti. 

Riduzione del cuneo fiscale 

La riduzione del cuneo fiscale cuba la fetta più importante della Finanziaria. I provvedimenti principali: 

Trattamento integrativo (ex Bonus Renzi) per lavoratori dipendenti con redditi fino a € 20.000, spetterà in base a scaglioni di reddito ed in percentuale (7,1% fino a € 8.500 di reddito, 5,3% fino a € 15.000 di reddito, 4,8% fino a 20.000 € di reddito). 

Ulteriore detrazione di imposta per redditi da lavoro compresi tra € 20.000 e € 40.000

• Per soggetti con reddito superiore a € 75.000 gli oneri e le spese verranno riconosciute tramite la dichiarazione dei redditi con un tetto massimo di beneficio fiscale, da calcolare in riferimento al reddito ed ai figli fiscalmente a carico 

Novità fiscali 2025 

Le novità introdotte son molte: nella trasmissione abbiamo preferito evidenziare quelle principali di interesse per le famiglie e quelle che riguardano la casa. Per le famiglie segnaliamo: 

• I figli vengono considerati a carico fino a 30 anni (oltre solo se disabili con L. 104/92) 

• Eliminate le detrazioni per familiari a carico per contribuenti extracomunitari se gli stessi sono residenti all’estero 

• Viene ristretta la platea degli “altri familiari a carico”: solo agli ascendenti diretti, quindi genitori 

• Sale da 800 € a 1.000 € il tetto delle spese scolastiche detraibili per figlio a carico 

• Istituito un nuovo bonus per acquisto di elettrodomestici a fronte di rottamazione dei vecchi – 30% del costo fino ad un massimo di 100 € (200 € per famiglie con ISEE fino a 25.000) 

Per tutto ciò che riguarda le spese importanti relative alla casa, i vari bonus, ci sono molte differenze tra 2024 e 2025, che restringono la possibilità di accedervi. Nel 2024 il Bonus Ristrutturazioni offriva una detrazione del 50% su tutte le proprietà con un limite di spesa di 96.000 euro, mentre nel 2025 la detrazione rimane al 50% solo per l'abitazione principale e scende al 36% per le altre proprietà, mantenendo lo stesso limite di spesa.

L'Ecobonus, che nel 2024 prevedeva detrazioni del 65% o 50% su tutte le proprietà, nel 2025 offre una detrazione del 50% per l'abitazione principale e del 36% per le altre proprietà. Il Sismabonus, che nel 2024 concedeva fino all'85% di detrazione per interventi su parti comuni condominiali, nel 2025 si riduce al 50% per l'abitazione principale e al 36% per le altre proprietà.

Il Bonus Barriere Architettoniche resta invariato con una detrazione del 75% solo per le strutture verticali, così come il Bonus Mobili, collegato al Bonus Ristrutturazioni, che rimane fino a 5.000 euro. Il Superbonus passa dal 70% per i condomini nel 2024 al 65% nel 2025. Infine, il Bonus Verde, che nel 2024 offriva una detrazione del 36% su tutte le unità, non sarà più disponibile nel 2025, anno in cui verranno escluse anche le spese per la sostituzione di caldaie alimentate a GPL o metano.

LE INDICAZIONI DEL PATRONATO INAS CISL 

Come si va in pensione nel 2025 

Nel 2025 ci sono 59 modi diversi per andare in pensione, tra soluzioni ordinarie e proroghe di soluzioni anticipate, ma con modifiche dei requisiti, resi più stringenti. Se ci stiamo avvicinando alla pensione, fissiamo un appuntamento col patronato che, analizzando la nostra carriera lavorativa, potrà indicarci le soluzioni che abbiamo a disposizione con anche una stima di calcolo per fare una scelta consapevole. 

Le pensioni anticipate valide per il 2025 restano quota 103 (62 anni e 41 di contributi); ape sociale per alcune tipologie di lavori gravosi, disoccupati di lungo corso, invalidi e caregiver; opzione donna

Ricordiamo le modalità stabili per andare in pensione: 

ordinaria: 67 anni e 20 di contributi. 

anticipata senza vincolo d’età: 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne, 42 anni e 10 mesi per gli uomini 

anticipata per le pensioni con regime esclusivamente contributivo: 64 anni e 20 di contributi. 

lavori usuranti: 35 anni di contributi e 61 o 62 anni in base al lavoro 

lavoratori precoci: a 41 anni di contributi 

Assegno di inclusione 

Dal 2024 ha sostituito il Reddito di cittadinanza (ne avevamo parlato nella puntata dello scorso anno a questo link). È destinato ai nuclei familiari con figli minorenni, o con persone con disabilità, o con persone con almeno 60 anni, o con componenti in condizioni di svantaggio (inseriti in programmi di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali certificati dalla pubblica amministrazione). La novità del 2025 è che il limite di ISEE per richiederlo è aumentato da 9.360 euro a 10.140 euro. 

Per le famiglie: congedi parentali e bonus nido 

Il congedo parentale è l’astensione facoltativa dal lavoro che si può chiedere, tra madre e padre, fino ai 12 anni di vita del bambino. La novità 2025 è che, dopo i primi due mesi all’80% della retribuzione, viene elevato all’80% anche l’importo del terzo mese. I restanti 3 mesi ordinari restano pagati al 30% entro i 6 anni di vista del bambino. Per periodi successivi ai sei mesi, ci sono altri vincoli. Per chiedere il congedo parentale bisogna terminare il congedo di maternità o paternità dopo il 1 gennaio 2025. 

È previsto un Bonus nascite per bambini nati o adottati con ISEE familiare inferiore a 40mila euro, e ci sono novità anche sul Bonus asilo nido, sul quale però si è in attesa di chiarimenti. 

Sulla Legge di Bilancio ricordiamo la dettagliata analisi fatta ancora nella fase di approvazione a questo link e la proiezione sul futuro a questo link.