Salute e prevenzione | Servizi TV
04/06/2024
Approfondimento su TV7 con Tina Cupani, segretaria generale Fnp Veneto, e Maria Trentin del dipartimento sociosanitario del nostro sindacato
Nei nostri spazi abbiamo parlato spesso di promozione dell’invecchiamento attivo dal punto di vista dello stile di vita, che ciascuno di noi può adottare per favorirlo, a partire da qualsiasi età. Nell’ultima puntata di Parliamo di… su TV7 (can. 19), andata in onda il 22 maggio e che qui potete rivedere, facciamo, invece, il punto della situazione delle norme, già approvate e in scrittura, che sono la cornice entro cui i sistemi sociali, sanitari e sociosanitari nazionali e regionali si muovono per elaborare piani e proporre servizi.
Diamo così al nostro pubblico degli strumenti di conoscenza per capire cosa aspettarsi, ma anche cosa “pretendere”, dal proprio Comune o dalla Ulss o dalla Regione stessa. E per conoscere in che ambiti la Fnp si impegna come parte sociale in modo che le leggi – quando sono ben scritte come capita in questi casi – non restino solo sulla carta. Torniamo quindi a parlare di Legge Delega Anziani, ma anche di Legge regionale sull’invecchiamento attivo (2017) e il Piano Regionale Prevenzione 2020-2025.
COSA SIGNIFICA INVECCHIAMENTO ATTIVO
L'invecchiamento attivo è un concetto definito dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 2002 come "il processo di ottimizzazione delle opportunità di salute, partecipazione e sicurezza per migliorare la qualità della vita delle persone che invecchiano”. Attenzione: le persone “che invecchiano” sono tutte, non solo quelle “già” anziane, per questo ci vuole un cambio di approccio che parte innanzi tutto dalla consapevolezza dei singoli.
Secondo l’OMS l’invecchiamento attivo si fonda su cinque pilastri, tre più “sanitari” e due da prevenzione primaria (stile di vita): vaccini, corretto utilizzo dei farmaci, screening, sana alimentazione, attività fisica. Oltre a questi aspetti, ricordiamo che mantenere una vita sociale e non cadere nell’isolamento aiuta in modo determinante a mantenersi attivi.
IL CONTESTO ATTUALE DELL’INVECCHIAMENTO DELLA POPOLAZIONE
In Veneto gli anziani sono oggi più di 1,1 milioni, il 24% della popolazione. Nel 2050 saranno 1,6 milioni (35% della popolazione). Il vivere a lungo in Italia non corrisponde all’invecchiare in salute, su questo siamo settimi in Europa: tuttavia come percezione della saluta in Veneto la situazione è migliore che nel resto del Paese, anche grazie alla presenza di politiche di prevenzione, sempre perfettibili, e un terzo settore e associazionismo molto forti.
NORME IN CORSO: LA LEGGE REGIONALE DEL 2017 E IL PIANO DI PREVENZIONE
Nel 2017 il Veneto si è dotato di una legge sull’invecchiamento attivo, innovativa perché ha recepito appieno il concetto dell’OMS parlando di invecchiamento come “processo in divenire” e valorizzando il ruolo delle persone anziane “nella” Comunità.
Questo significa che gli anziani, nei loro luoghi di residenza e frequentazione, devono poter trovare occasioni di partecipazione alla vita sociale, economica e culturale, e di promozione di percorsi per l’autonomia e il benessere.
La Legge regionale prevede un Piano triennale che coinvolge Regione, Ulss, Comuni, Consulta e associazionismo. Tale Piano triennale si attua in piani annuali con i relativi bandi, che finanziano progetti in base alle priorità individuate.
La Regione Veneto ha anche stilato un Piano Regionale della Prevenzione del Veneto 2020-2025 (Vivo Bene Veneto): il piano si rivolge all’intera popolazione, ma prevede diverse iniziative specifiche per la popolazione anziana rivolte soprattutto alla promozione del movimento e alla sicurezza negli ambienti di vita.
LA LEGGE DELEGA ANZIANI
Con la Legge Delega Anziani n. 33/2023 “Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane”. l’Italia ha cominciato a dotarsi di un’unica cornice di riferimento valida in tutto il territorio nazionale per tutte le politiche sociali, sanitarie e sociosanitarie a favore della popolazione anziana.
Ha obiettivi espliciti legati alla promozione del benessere globale della persona anziana e alla gestione della non autosufficienza degli anziani, e una nuova governance “centralizzata”. Ricordiamo che sugli aspetti della Legge Delega che riguardano la non autosufficienza abbiamo dedicato un’intera puntata di Parliamo di… (sintesi e video a questo link), approfondendo il decreto legislativo attuativo n. 29/2024, emanato il 18 marzo.
In questa governance troviamo un nuovo soggetto a livello centrale, il CIPA, Comitato interministeriale per le Politiche in favore della popolazione anziana, che fra i suoi compiti ha proprio quello di elaborare il “Piano nazionale per l'invecchiamento attivo, l'inclusione sociale e la prevenzione delle fragilità nella popolazione anziana”.
Il decreto legislativo n. 29/2024, prima citato, in 37 pagine contiene ben 19 volte l’espressione “invecchiamento attivo”. Ma tutta la parte a esso relativa è demandata a futuri decreti e linee guida da emanare. In pratica, quindi, a ora non c’è nulla. Ma in previsione si daranno quei riferimenti nazionali per tutta quella progettualità legata a tutti gli ambiti connessi alla promozione della qualità della vita degli anziani.
Ecco un rapido elenco:
- prevenzione primaria: promozione stili di vita corretti
- prevenzione secondaria: adesione agli screening, alle campagne di vaccinazione, promozione sicurezza degli ambienti di vita (lavoro e casa), telemedicina
- volontariato
- mobilità (trasporto pubblico) e rigenerazione urbana
- turismo
- animali da compagnia
- digitalizzazione
Link di approfondimento:
- numero monografico sull’invecchiamento attivo di Pensionati&Società (a questo link)
- segmento a TV7 con voi – speciale sera su comunità attive e invecchiamento attivo (sintesi e video a questo link)
- segmento a TV7 con voi – speciale sera sul volontariato come strumento di partecipazione sociale per gli anziani e di welfare di prossimità (sintesi e video a questo link)
- puntata di Parliamo di… su TV7 dedicata alle vaccinazioni degli anziani (sintesi e video a questo link)