Notizie di cronaca | Salute e Prevenzione
02/05/2023
In sintesi, l’obbligo di indossare la mascherina resta nei reparti che ospitano pazienti fragili, anziani o immunodepressi, e nelle strutture residenziali
Il Covid-19 fa meno paura, ma resta un virus molto problematico per le persone fragili, per questo il Ministero della Salute con un’ordinanza del 28 aprile (in allegato) ha aggiornato fino alla fine dell’anno in quali contesti sociosanitari sarà ancora in vigore l’obbligo di indossare la mascherina, e in quali invece si attribuisce alle direzioni sanitarie il potere decisionale, o ai medici di base o ai pediatri.
DOVE RESTA L’OBBLIGO DI MASCHERINA
Fermo restando non sono tenuti a indossare la mascherina i bambini minori di 6 anni e le persone con patologie o disabilità incompatibili con il suo utilizzo, l’obbligo di utilizzarla resta nei reparti delle strutture sanitarie che ospitano pazienti fragili, anziani o immunodepressi, e in tutte le strutture residenziali siano esse sociosanitarie o socioassistenziali: ospitalità, lungodegenza, Rsa, hospice, strutture riabilitative, strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti. L’obbligo deve essere rispettato da lavoratori, pazienti e visitatori.
QUANDO DECIDE LA DIREZIONE SANITARIA
Negli altri reparti e nelle sale d’attesa, è discrezione della direzione sanitaria decidere se stabilire l’obbligo di indossare la mascherina.
Parallelamente, negli ambulatori saranno i medici di base o i pediatri di libera scelta a decidere se condizionare l’ingresso in struttura all’utilizzo della mascherina.
DOVE NON C’È L’OBBLIGO DI MASCHERINA
Non è previsto l’obbligo dell’uso della mascherina negli spazi ospedalieri che sono al di fuori dei reparti di degenza.
TAMPONE PER ACCEDERE IN PRONTO SOCCORSO
L’ordinanza ricorda che sono le autorità regionali e le direzioni sanitarie a decidere se eseguire un tampone Covid-19 prima di accedere al pronto soccorso, poiché dal 31 ottobre 2022 non c’è più l’obbligo stabilito con normativa nazionale.