Attività sindacali
21/04/2023
La Festa della Liberazione è la data fondante della nostra democrazia. Il 25 aprile su Rai Uno il film su Tina Anselmi
Quest’anno ricorre il 78esimo anniversario dalla Liberazione dell’Italia dal regime nazifascista: il 25 aprile è la data fondante della nostra democrazia. Da quel giorno del 1943, stabilito come giorno di festa quando l’Italia era ancora un Regno, è nato il percorso politico, sociale e istituzionale che ci ha portato prima a diventare una Repubblica e poi ad avere una Costituzione che in ogni riga ribadisce i valori della libertà, dell’uguaglianza e del contrasto a ogni totalitarismo e oppressione.
LA STORIA NON SI CAMBIA
Più passano gli anni, e il numero dei testimoni diretti scende inesorabilmente, più diventa importante tramandare e custodire la memoria storica di quanto successo.
La dittatura fascista, la Seconda Guerra Mondiale, la Resistenza e la guerra civile sono fatti che ancora provocano divisioni: come persone che vivono nel Terzo millennio scontiamo il problema che per decenni attorno a questi fatti sono avvenute “appropriazioni” di parte. Ma i fatti non si cambiano, la storia non si cambia: essa parla alle nostre coscienze per guidarci nel futuro. E la storia del 25 aprile è la storia di una rinascita dopo anni bui, buissimi.
CUSTODIAMO LA MEMORIA: LE PAROLE DEL PRESIDENTE
Perché la memoria attiva ci mette al riparo dal ripetere errori, come ha saggiamente ricordato pochi giorni fa il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in visita ad Auschwitz in occasione della Marcia dei Vivi. Vogliamo fare sue le sue parole, che sono un monito che va oltre l’immane tragedia dell’Olocausto:
«Oggi più che mai, nel riproporsi di temi e argomenti che avvelenarono la stagione degli anni ‘30 del secolo scorso con l’infuriare dell’aggressione russa all’Ucraina, la Memoria dell’Olocausto rimane un monito perenne che non può essere evaso.
L’odio, il pregiudizio, il razzismo, l’estremismo, l’antisemitismo, l’indifferenza, il delirio, la volontà di potenza sono in agguato, sfidano in permanenza la coscienza delle persone e dei popoli.
Non può essere ammesso nessun cedimento alle manifestazioni di intolleranza e di violenza, nessun arretramento nella tutela dei diritti e delle libertà fondamentali, base del nostro convivere pacifico.
Chi aggredisce l’ordine internazionale fondato su questi principi deve sapere che i popoli liberi sono e saranno uniti e determinati nel difenderli».
SU RAI UNO IL FILM SU TINA ANSELMI
In questo particolare 25 aprile, vi segnaliamo anche che ci sarà una celebrazione pubblica di Tina Anselmi, figura fondamentale per la nostra storia e la nostra democrazia, e ancor di più per noi della Cisl, di cui essa è stata fondatrice.
Su Rai Uno, alle 21.30, andrà in onda Tina Anselmi – Una vita per la democrazia, film (a questo link la notizia sul sito della Cisl Veneto) che ripercorre la sua vita vissuta sempre al servizio del bene pubblico: partigiana a 16 anni, sindacalista, parlamentare, prima donna a diventare ministro, fino alla presidenza della Commissione di inchiesta sulla loggia massonica P2.
Ricordiamo in questa occasione il convegno che le abbiamo dedicato nel 2016 in occasione dei 40 anni dalla sua nomina a ministra del Lavoro (a questo link), e la puntata di “Parliamo di…” dedicata al suo impegno a favore delle donne, con ospite lo storico Mauro Pitteri (a questo link)