Notizie di cronaca | Salute e prevenzione
15/04/2020
Per gli effetti del nuovo Dpcm del 10 aprile e della successiva ordinanza della Regione Veneto
Fino al 3 maggio in Veneto vivremo i (forse) ultimi giorni di quarantena con una serie di regole più restrittive di quelle vissute fino ad ora. A partire dall'obbligo di uscire di casa dotati di mascherine e guanti o, in alternativa, con naso e bocca coperti (con un foulard, per esempio) e gel igienizzante.
Questo ulteriore sforzo, che mira a consolidare il livellamento della curva dei contagi portando al suo piegamento verso il basso, è il frutto della combinazione fra l'ultimo Dpcm del Presidente del Consiglio del 10 aprile e dell'ordinanza della Regione del 13 aprile (entrambi in allegato).
Il Governo ha deciso di prolungare la quarantena per gli italiani fino al 3 maggio, confermando tutte le restrizioni che già conosciamo. Per quanto riguarda il mondo delle imprese, e in particolare del commercio, da questa settimana possono riaprire librerie, cartolerie, negozi per bambini e neonati. E nei prossimi giorni un neo-costituito Comitato di esperti in materia economica e sociale supporterà l'esecutivo con indicazioni per come entrare nella cosiddetta fase 2, cioè quella della ripresa delle attività produttive da un lato, e dall'altro l'uscita dalla quarantena per i cittadini. La Regione Veneto ha quindi rinnovato la propria ordinanza del 3 aprile inserendo ulteriori paletti.
Ricapitoliamo le indicazioni che impattano direttamente sulla nostra vita quotidiana:
- obbligatorio l'uso di mascherine e guanti, o in alternativa di avere naso e bocca e coperti e gel igienizzante con sé, quando si esce di casa e quando si entra in qualsiasi contesto commerciale (negozi o mercati).
- nei contesti commerciali (negozi o mercati) obbligo di mantenere la distanza sociale che ora è aumentata a 2 metri.
- i negozi sono chiusi la domenica e nei giorni festivi.
- un solo componente per famiglia può fare la spesa, nel proprio Comune o in altro limitrofo se per comprovata necessità (per esempio, il supermercato più vicino è in un'altra municipalità).
- l'attività motoria si può svolgere in prossimità della propria abitazione, solo in forma individuale e mantenendo la distanza sociale di 2 metri: l'ordinanza non parla più del limite di 200 metri dalla propria casa, adeguandosi al Dpcm, ma "prossimità" significa comunque nelle strette vicinanze.
- le attività commerciali riammesse con il Dpcm (librerie e negozi per bambini e neonati) possono aprire solo per 2 giorni a settimana.
- ristoranti e bar possono consegnare pasti a domicilio.
- è ammesso lo spostamento da casa per conferire i rifiuti negli ecocentri.
- pensando alle giornate festive del 25 aprile e 1° maggio, l'ordinanza ammette pic nic all'aperto solo nella proprietà privata e limitatamente alla partecipazione dei famigliari residenti. Nulla di nuovo, quindi, di quanto con il buonsenso si è fatto sinora.