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30/09/2024
Terza edizione del Questionario per la Festa dei Nonni della Fnp Veneto: l’83% si occupa dei nipoti, e 1 su 3 lo fa tutti i giorni. Per il 52% il motivo è coprire gli orari di lavoro dei genitori
Diventare nonno è senza dubbio
un’esperienza meravigliosa. Ma occuparsi
dei nipoti deve essere un piacere, non una forzatura. E la “colpa” ricade
non tanto sui genitori, pur non esenti da critiche, ma sulla società e sulle
istituzioni che di famiglia parlano molto, ma per la famiglia fanno poco. In
questa terza edizione del Questionario
per la Festa dei Nonni, «emerge
ancora di più l’amarezza di sentirsi trattare come “tappabuchi” per la mancanza
di servizi, fatto che mette in secondo piano quel ruolo “motivazionale” di
trasmissione dei valori e della storia familiare che i nonni sentono l’esigenza
di rafforzare», afferma Tina Cupani,
segretaria generale Fnp Veneto, promotrice del sondaggio. «Più che i numeri – continua la
segretaria – sono state le risposte
aperte a darci uno spaccato molto interessante su com’è davvero essere e fare i
nonni, che chiedono più riconoscimento e
chiedono di aiutare davvero le famiglie. Anche perché molti si rendono
conto che per i nonni di domani la situazione sarà più difficile, tra
invecchiamento della popolazione, allungamento dell’età per avere il primo
figlio e regime interamente contributivo per le pensioni». Il 2 ottobre è
la Festa dei Nonni ricorrenza stabilita per legge (n. 159/2005) per "celebrare l'importanza del ruolo
svolto dai nonni all'interno delle famiglie e della società in generale": «Se
dal nostro sondaggio in famiglia questo riconoscimento c’è – conclude
Cupani – la società ha un grande
debito da colmare».
Il
questionario e il campione
Anche quest’anno la Fnp Veneto ha
coinvolto per il questionario i propri iscritti, ricevendo 568 risposte valide
da tutto il Veneto. Il campione è quindi composto da 300 nonni e 268 nonne, per la maggior parte nonni giovani
(fascia d’età 60-69 anni, 52,5%) e un oltre un terzo nella fascia d’età dei
70enni (35,4%). Oltre un terzo dei nonni
(34,7%) ha un nipote, mentre quasi un altro terzo (29,8%%) ne ha 2. Il dato
è in linea con due fattori demografici noti: l’età in cui si ha il primo figlio
(quindi nipote) si è spostata in là, e si fanno meno figli. Complessivamente i “nostri” sono nonni di 1.345 nipoti:
il 33,1% in età prescolare 0-5 anni, il 26,4% nella fascia 6-10 anni, il 12,5%
in quella 11-13 anni, il 13% nella fascia d’età 14-17 anni, il 12% in quella
18-29 anni e il 2,9% ha nipoti 30enni o più. Del resto, hanno risposto al
questionario anche 9 bisnonni. L’83,5%
dei rispondenti (474 risposte) ha dichiarato di occuparsi dei nipoti, il 9%
ha detto di averlo fatto in passato, mentre il 7,6% non è coinvolto nella
gestione dei nipoti.
Come
i nonni sono coinvolti nella gestione dei nipoti
Fra quanti si occupano dei nipoti, il 43% ne assiste uno, il 34,2% ne
assiste due e il 22,8% di tre o più. Quanto alla frequenza, quasi un terzo dei nonni coinvolti dalla gestione
dei nipoti (il 30,4%) lo è tutti i giorni, quasi la metà (il 47,3%)
periodicamente: per due famiglie su tre, quindi, poter contare sui nonni è
essenziale per la gestione ordinaria della famiglia stessa. E ciò è evidente da
“cosa” fanno i nonni e “perché”.
Per
il 52,3% delle famiglie,
infatti, è necessario affidarsi ai nonni perché gli orari di lavoro non sono compatibili con gli orari garantiti dai
servizi per l’infanzia e per i ragazzi, e con gli orari delle loro
attività. Questa motivazione supera di gran lunga la fiducia nella figura dei
nonni (34%). Ecco quindi che l’attività
principale dei nonni (il 70%) riguarda accompagnare o ritirare i nipoti
dall’asilo o dalla scuola, cosa che, ricordiamo, è obbligatoria fino alla
scuola secondaria di primo grado (scuola media). Attività seguita dal preparare
per loro i pasti (53%), ma anche accompagnarli o ritirarli nelle attività
sportive o ricreative (46,4%). Anche il fattore
economico “pesa” sui nonni: quasi il 37% segnala che affidarsi ai nonni è
anche una questione finanziaria tra costi troppo elevati per avvalersi di baby
sitter (30,6%) o degli stessi servizi per la prima infanzia (6,3%).
Cosa pensano i nonni
non coinvolti nella gestione dei nipoti
Il campione dei nonni non
coinvolti nella gestione dei nipoti (43 risposte) e dei nonni coinvolti in
passato (51 risposte) è complessivamente troppo ridotto per considerare le
percentuali risultanti statisticamente rilevanti. Per contro, l’analisi delle
risposte ha fornito spunti interessanti.
I nonni non coinvolti nella
gestione dei nipoti e i nonni che lo sono stati in passato hanno risposto alle
stesse domande sulla frequentazioni coi nipoti. Emerge chiaramente che essere stati parte attiva nella vita dei
nipoti determina il tipo di rapporto che si mantiene poi negli anni. Se il
46,5% dei nonni non coinvolti vede di rado i nipoti, questa percentuale scende
al 25,%% tra i nonni coinvolti in passato. Questi ultimi, infatti, affermano
complessivamente in oltre due terzi delle risposte che essersi occupati in
passato dei nipoti ha influenzato in modo consistente il rapporto presente con
loro.
Per entrambe le categorie il tempo trascorso coi nipoti è
insufficiente, ma è giudicato comunque in massima parte un tempo di
qualità. Poco più della metà dei nonni non coinvolti nella gestione dei nipoti
vorrebbe essere più partecipe della loro vita. Mentre è interessante il dato
che la maggior parte dei nonni coinvolti in passato nella gestione dei nipoti, se tornasse indietro rifarebbe tutto allo
stesso modo. Altrettanto interessante che una parte dedicherebbe ancora più
tempo.
Abbiamo presentato il nostro
questionario sulla Festa dei Nonni nel segmento a cura della Fnp Veneto su TV7
con voi – speciale sera, andato in onda il 1° ottobre e che si potrà
rivedere anche in questa pagina.