Salute e Prevenzione | Servizi TV
23/04/2024
Ospiti Ivano Cavallin, segretario regionale Fnp Veneto, Gianni Fabbian del dipartimento sociosanitario Fnp Veneto e il dott. Narciso Marin, responsabile UOS Diabetologia nell’Ulss 2 Marca Trevigiana
Siamo in un contesto temporale in cui si può parlare di “epidemia di diabete”: l’incidenza di diabete mellito, la tipologia più diffusa, è enormemente aumentata e i fattori sono diversi. Tanto che il diabete è una delle tre emergenze sanitarie individuate dall’OMS (le altre sono malaria e tubercolosi). E anche se la predisposizione genetica è una causa determinante per svilupparlo, il diabete si evita (o si ritarda!) efficacemente con una buona prevenzione. Nel segmento curato dalla Fnp Veneto a TV7 con voi – speciale sera, andato in onda il 16 aprile e che qui potete rivedere, abbiamo creato un’occasione di informazione sul diabete e su come fare prevenzione.
In studio Ivano Cavallin, segretario regionale Fnp Veneto, Gianni Fabbian del dipartimento sociosanitario del sindacato e il dott. Narciso Marin, responsabile UOS Diabetologia nell’Ulss 2 Marca Trevigiana, nel distretto di Asolo (ospedali di Castelfranco Veneto e Montebelluna). Di seguito sintetizziamo le informazioni principali condivise in trasmissione. In caso di interesse raccomandiamo la visione intera del segmento, poiché il dott. Marin è stato molto più dettagliato di quanto non si possa fare in questo articolo.
COS’È IL DIABETE
Il diabete è una malattia complessa e una sorta di “grande famiglia” con, come filo conduttore, l’alterazione della glicemia. Quello che a senso comune chiamiamo semplicemente “diabete” è in realtà il “diabete mellito”, il più diffuso con il 98% dei casi. Ma ci sono anche altre forme di diabete croniche, e c’è anche il diabete gestazionale, che è una patologia temporanea.
A sua volta il diabete mellito è diviso in tipo 1 e tipo 2. Il tipo 1, con l’ 8% dei casi, è meno frequente e ha come causa ha l’assenza di produzione di insulina. Il tipo 2, con il 90% dei casi, è molto più frequente e ha come causa una alterata produzione di insulina o una sua alterata azione.
PERCHÉ SI PARLA DI EPIDEMIA DI DIABETE
I diabetici nel mondo rappresentano l’8% della popolazione, circa 500 milioni, ma nel 2035 saranno 700 milioni. In Italia oggi ci sono 4,5 milioni di diabetici. La malattia è in costante aumento.
Sul Veneto abbiamo dati interessanti: su circa 5 milioni di abitanti, i diabetici noti sono 250mila, ma ce ne sono almeno 125mila non noti. In pratica, ogni 2 persone che sanno di avere il diabete, ce n’è una che non sa di averlo. A questi si aggiungono 350mila casi di prediabete (alterazione glicemia). L’incidenza del diabete è in preoccupante aumento: in Veneto ci sono oltre 20mila nuove diagnosi ogni anno.
Il diabete incide sulla spesa sanitaria pubblica per il 9%. corrispondente a 9,2 miliardi euro l’anno, quindi 2.600 euro per ogni malato. Tuttavia, il grande numero di malati determina anche investimenti importanti nella ricerca scientifica pubblica e privata: ci sono numerosi nuovi farmaci innovativi e la malattia è, di fatto, curabile e molto ben controllabile.
A CHI COMPARE IL DIABETE E PERCHÉ
Il diabete mellito di tipo 1 e di tipo 2 colpisce persone con caratteristiche diverse e si cura in modo diverso. La predisposizione genetica è una causa comune a entrambi i tipi di diabete, ma i fattori ambientali (tutti neutralizzabili o molto ridimensionabili con un corretto stile di vita) sono molto più influenti nel diabete mellito di tipo 2.
Il diabete mellito di tipo 1, quindi, compare già prima dei 30 anni e ha caratteristiche di autoimmunità, poiché la malattia distrugge le cellule del pancreas che producono insulina. Si cura con terapia insulinica. Il diabete mellito di tipo 2 comincia a comparire dai 40 anni ed è molto correlato all’obesità. Si cura con la dieta e con terapie farmacologiche.
QUALI SONO I SINTOMI DEL DIABETE
Il diabete che, come detto, è una malattia molto complessa ha parallelamente una sintomatologia molto vasta: polidipsia (tanta sete), poliuria (tanta urina), stanchezza, calo di peso (disidratazione), calo della vista, infezioni genitali (balanite, vaginite)… E un diabete non curato o curato male porta complicanze a occhi (retinopatia), rene (nefropatia), nervi (neuropatia) e danni vascolari a cuore, cervello e gambe.
Ecco che il diabetologo fa necessariamente squadra con molti altri specialisti sia per arrivare alla diagnosi, perché è necessario un occhio medico per associare i sintomi all’eventualità che siamo di fronte a un caso di diabete, sia per curare il paziente: cardiologo, nefrologo, oculista, neurologo, medico di base etc.
QUALE PREVENZIONE FARE PER IL DIABETE
La prevenzione primaria, ancora una volta, è la prima strada per ridurre il rischio di sviluppare il diabete: un corretto stile di vita, e cioè un’alimentazione sana e l’attività fisica, riduce del 58% la possibilità di sviluppare diabete in soggetti già predisposti per, per esempio, familiarità con la patologia.
Quanto alla prevenzione secondaria, essendo il diabete una malattia complessa con campanelli d’allarme diversi, controlli periodici attraverso anche solo degli esami del sangue sono già in grado di individuare alterazioni poi eventualmente da approfondire con altri esami.
Inoltre in Veneto anche per questo 2024 è possibile fare in farmacia lo screening del diabete non noto compilando un questionario online: se i risultati indentificano un rischio elevato, viene effettuato subito un test di rilevazione della glicemia, con eventuale indirizzamento al medico di base. Nel 2023 questa iniziativa ha portato a 30mila questionari compilati e 5.500 test glicemici effettuati.