Cosa sono e come funzionano i libretti postali dormienti

Cosa sono e come funzionano i libretti postali dormienti

Notizie di cronaca | Previdenza e fisco

31/05/2022



Se non movimentati da 10 anni, le somme vengono devolute al Fondo per le vittime delle frodi finanziarie

Periodicamente negli uffici postali compare un avviso sui "libretti postali dormienti", e l'invito alla clientela di dare disposizione sulla loro gestione entro una tale data, altrimenti vengono estinti e il saldo trasferito al Fondo per le vittime delle frodi finanziarie, gestito dalla Consap. In questo periodo, per esempio, l'avviso riguarda i depositi che al 31 marzo 2022 non hanno avuta alcuna movimentazione da 10 anni: c'è tempo fino al 20 ottobre per dire all'Ufficio postale competente cosa fare di quei risparmi, pena la loro "perdita". Mentre scade il 21 giugno la possibilità di riattivare i libretti dormienti al 31 novembre 2021. In questo articolo, quindi, spieghiamo nel dettaglio cosa sono e come funzionano i "libretti postali dormienti".

COSA SONO I LIBRETTI POSTALI DORMIENTI

Sono considerati "dormienti" i libretti di risparmio postale non movimentati dal titolare da più di 10 anni, non sottoposti a procedimenti o blocchi operativi che ne impediscano la movimentazione delle somme, e che hanno un saldo superiore a 100 euro. Tre volte l'anno (al 31 marzo, al 31 agosto e al 31 novembre), le Poste rilasciano gli elenchi dei libretti che sono diventati dormienti in quel periodo.

In ogni ufficio postale compare un avviso (come quello nell'immagine a corredo di questo articolo) che comunica alla clientela che è possibile consultare l'elenco provinciale dei libretti dormienti. Lo stesso elenco è pubblicato sul sito delle Poste a questo link: si tratta di un file in pdf unico per tutta l'Italia, quindi è necessario sfogliarlo per arrivare alla provincia di interesse, dove - nel rispetto della privacy - i libretti sono indicati solo con il loro numero e ordinati in base all'agenzia dove sono stati aperti. Consultandolo, per esempio, sappiamo che in Veneto al 31 marzo 2022 ci sono 77 libretti postali dormienti.

COSA SUCCEDE AI RISPARMI DEI LIBRETTI POSTALI DORMIENTI

Una volta pubblicato l'elenco dei libretti postali dormienti, e inviata la comunicazione ai titolari ai recapiti che risultano alle Poste, l'istituto attende 180 giorni prima di procedere all'estinzione. In questo lasso di tempo i titolari o gli eredi possono fare una movimentazione nel libretto, estinguerlo o comunicare alle poste, a un qualsiasi ufficio postale, che hanno invece intenzione di mantenerlo aperto.

Passati i 180 giorni e in assenza di indicazioni, le Poste estinguono il libretto e trasferiscono il saldo alla Consap, la Concessionaria servizi assicurativi pubblici (società del Ministero dell'Economia e delle Finanze), che lo versa nel Fondo per le vittime delle frodi finanziarie. È bene sottolineare che, come previsto dalla legge Finanziaria del 2006, questo è il destino di tutti i cosiddetti "Rapporti dormienti": non solo libretti postali, quindi, ma anche conti correnti, assegni circolari, libretti nominativi, libretti al portatore, certificati di deposito nominativi, certificati di deposito al portatore, fondi di investimenti o altri strumenti finanziari non movimentati da 10 anni.

COME FARE PER AVERE IL RIMBORSO

Una volta che il libretto postale è stato estinto, la somma non è "persa" per sempre: il titolare o gli eredi possono chiederne il rimborso direttamente alla Consap per altri 10 anni, prima che la Concessionaria la acquisisca in modo definitivo. È una procedura che si può fare senza l'aiuto di intermediari, sia in modo tradizionale (con raccomandata A/R), sia tramite portale della Consap accedendo con la propria identità Spid. A questo link sono presenti le istruzioni per entrambe le procedure.

Per essere accolta, la domanda di rimborso deve essere sempre corredata dalla rispettiva attestazione di devoluzione al Fondo, emessa dalle Poste al momento dell'estinzione del libretto (o dalla banca o da altro istituto in caso di altri strumenti "dormienti"). Nella stessa pagina è presente un modello di attestazione, utile per interloquire con l'istituto di riferimento. La Consap a questo link ha realizzato un motore di ricerca di tutti i rapporti dormienti a oggi confluiti nel fondo.