Venezia
18/02/2025
In segreteria anche Marina Mulzer e Guido Marcati. Il messaggio: «Difendere la dignità delle persone in ogni fase della loro vita»
Luigino Michelon è stato riconfermato segretario generale della Fnp Cisl Venezia. Questo l’esito del congresso territoriale avvenuto a Zelarino, a cui hanno partecipato 76 delegati, Anna Maria Foresi della segreteria nazionale della Fnp Cisl, il segretario generale della Cisl Veneto Massimiliano Paglini, la segretaria generale della Fnp Veneto Tina Cupani e il segretario generale della Cisl Venezia Michele Zanocco. In segreteria con Michelon sono stati eletti Marina Mulzer e Guido Marcati. Rimarranno in carica per quattro anni.
UNA FASE ALLARMANTE PER LA SOCIETÀ
Ripercorrendo quanto fatto negli ultimi anni, tra iniziative per gli anziani, corsi e momenti di aggregazione, Michelon non ha nascosto pure i tanti problemi sul tavolo e il quadro in cui si è chiamati ad agire. «Siamo in fase allarmante – spiega il rieletto segretario generale Luigino Michelon – perché dal 1982 al 2024 gli under 15 sono quasi dimezzati, passando da 171.779 a 94.369. E, purtroppo, secondo i dati Istat, continueranno a diminuire, con una stima di 87.976 nel 2043. L’altra faccia della medaglia, invece, è l’aumento degli over 65, più che raddoppiati nello stesso periodo: nel 1982 si era a 101.043, oggi siamo a 217.524, con una previsione di crescita al 2043 prevista in 283.436 unità. Non solo, i residenti della provincia sono passati dagli 838.090 del 1982 agli 834.940 del 2024 e si potrebbero ridurre a 802.396 nel 2043». E il progressivo invecchiamento della popolazione incide pure sulla componente familiare, sempre più fatta da famiglie monocomponenti. «Leggendo i dati del Comune di Venezia, nel 2000 ce n’erano 41.905, mentre nel 2023 si era saliti a 60.047, arrivando a essere il 47,3 per cento del totale, ossia 126.858. Invece le prestazioni Inps nella provincia di Venezia sono 287 mila, di cui 168.630 sono pensioni di vecchiaia e anzianità mentre 60.554 sono di reversibilità».
L’IMPORTANZA DEI SERVIZI
Qui entrano in gioco tutti i servizi legati alla sanità e alla non autosufficienza. «La qualità di cure – continua Michelon – è di ottimo livello, ma quando ce n’è bisogno serve arrivarci in tempo utile. Questo è sempre più difficile, un po’ per i tempi di attesa, un po’ per i costi insostenibili per la gran parte dei pensionati, viste le cifre delle pensioni e l’impossibilità di recarsi nei luoghi di cura. L’intervento del privato non dev’essere demonizzato ma inserito in modo sostenibile e senza aggravio di costi per l’utenza». Sulla non autosufficienza, c’è il problema del mancato finanziamento della Regione delle impegnative, ovvero il contributo che permette di abbattere di molto il costo complessivo. Così, per l’Ulss 3-Serenissima, una stanza doppia con il bagno ha un costo di 95 euro senza impegnativa e di 68 euro con l’impegnativa, mentre per l’Ulss 4-Veneto Orientale le cifre sono, rispettivamente, 92 euro e 66,15. E ricorrere alle badanti, per le famiglie non ha costo meno oneroso. A questo aggiungiamo come molto spesso i familiari debbano conciliare le esigenze di stare vicino all’anziano alla necessità di lavorare. «Manca una legge che stanzi quelle risorse adeguate a dare, almeno sotto l’aspetto economico, delle risposte a chi si occupa di assistenza a domicilio. Servono misure strutturali che prevedano un contributo proporzionate alle capacità economiche delle persone coinvolte. Non solo, si deve pensare a un modello di centro servizi visto non come un luogo dove si conclude la propria vista in modo triste ma un punto d’incontro». Per il futuro, Michelon non ha dubbi. «Perché sia migliore – aggiunge – bisogna difendere la dignità delle persone in ogni fase della loro vita, con una diversa capacità di ascolto e, da parte nostra, interpretarne i bisogni, incalzando la politica perché sia data assistenza ai diritti fondamentali di ciascuno a prescindere dall’età, dal sesso e dal colore della pelle». Per il 2025, restano confermate tutte le iniziative dedicate agli anziani organizzate da Fnp Cisl Venezia con le associazioni.