Salute e Prevenzione | Servizi TV
25/07/2024
A Parliamo di… ospite Maria Trentin del dipartimento sociosanitario della Fnp Veneto e rappresentante dei pensionati nella Consulta regionale per l’invecchiamento attivo
L’estate, per molti, è sinonimo di
benessere, riposo e divertimento. Tuttavia per gli anziani, e soprattutto
quelli che vivono soli, può rappresentare un periodo critico, caratterizzato da
cambiamenti dovuti alle partenze (proprie o anche dei familiari) e al rischio
di sentirsi soli. In questa ultima puntata della stagione di “Parliamo di…”,
andata in onda il 17 luglio e che qui potete rivedere, facciamo un’ampia
chiacchierata sui principali problemi che si possono verificare d’estate e le
relative soluzioni. Ospite in studio Maria
Trentin del dipartimento sociosanitario Fnp Veneto, nonché rappresentante
dei sindacati dei pensionati (Fnp, Spi e Uilp) nella Consulta regionale per
l’invecchiamento attivo.
BUONSENSO,
MA ANCHE BUON VICINATO
Quando si sente parlare dei “piani
caldo” dei Comuni, a volte scappa un sorriso, ma le temperature sempre più
elevate (a causa del cambiamento climatico) e i rischi dati dal trascorrere
molto tempo in solitudine non sono da prendere sottogamba: durante l’estate,
infatti, si osserva un aumento della
mortalità proprio tra i soggetti più fragili come gli anziani. Ci sono
alcuni accorgimenti che partono dal semplice buonsenso tuttavia, per chi resta
in città, questa è la stagione più utile per allacciare qualche rapporto di
buon vicinato che è un primo fattore di protezione sociale.
ATTEZIONE
ALLA SALUTE
Rischio
disidratazione: contro il caldo bisogna assicurarsi di bere a sufficienza
(gli anziani fisiologicamente hanno un senso della sete diminuito),
preferibilmente acqua, e uscire di casa nelle ore più fresche. Potendo, è
meglio dotarsi di un apparecchio per l’aria condizionata, senza eccedere (al
ribasso) con la temperatura.
Alimentazione:
con il caldo diminuisce l’appetito o si ha meno voglia di cucinare, con il
rischio di avere una dieta non equilibrata. Ricordiamo che un consumo regolare
di frutta e verdura apporta anche un buon quantitativo di acqua nell’organismo.
Rischio
cadute: la diminuzione di sorveglianza durante le vacanze (per esempio
perché le visite dei familiari sono meno frequenti per le ferie) può aumentare
il rischio di cadute. Bisogna mantenere l’ambiente domestico sicuro, evitare
tappeti scivolosi e utilizzare ausili come bastoni o deambulatori.
Scarsa
aderenza alle terapie farmacologiche: per lo stesso motivo di prima
(familiari in ferie) ma anche perché si va in vacanza e forse ci si pensa di
meno, ci potrebbe essere della disattenzione nell’assunzione corretta dei
farmaci
ATTENZIONE
ALLA SOLITUDINE
In Italia, oltre 7 milioni di persone
hanno 75 anni o più, tra questi circa 1,2
milioni vivono in solitudine. Nel Veneto (dato 2020 della
Statistica regionale), quasi 267.000
anziani (over 64) vivono da soli, di cui circa 187.000 hanno 75 anni o più. Non possiamo
sapere quanti di essi trascorreranno da soli l’estate, in vacanza o in città,
ma è ragionevole segnalare che c’è il rischio di una aumentata solitudine. Come anziani, è utile cercare di mantenere
contatti sociali (a partire dal buon vicinato, come dicevamo prima),
partecipare a eventi locali o attività di gruppo che pure vengono organizzate
d’estate, e coinvolgersi nella comunità.
ATTENZIONE ALLA SICUREZZA
Truffe
e furti (rapine nella peggiore delle ipotesi): questi i rischi principali, che
non riguardano solo gli anziani, e purtroppo non valgono solo d’estate. Qui
vale raddoppiare il buonsenso nel non fidarsi degli sconosciuti, ma si
possono anche qui instaurare delle pratiche di buon vicinato.